Giuseppe Bertollo coniuga nella sua figura l'amore del mecenate e la passione del collezionista la cui preziosa raccolta diviene documento di un glorioso periodo dell'arte ottocentesca. Il gusto fortemente contemporaneo riflette, seppur in modo incompiuto, tutto il fermento innovatore e le mutazioni che avvengono nell'arte durante gli anni che si aggirano intorno al 1880. L'individuazione delle cosiddette quattro scuole pittoriche - Firenze, Milano,Napoli e Torino- non limita Bertollo nella scelta di avvalersi anche di opere di pittori isolati, ancora avvolti nelle maglie della pittura di storia e di genere. Differente è l'approccio all'arte consorella, la scultura, di cui solo Medardo Rosso viene individuato come degno rappresentante.