Formatasi a Trieste, la raccolta Georgiadis si distinse dalle altre per il pregio di essersi formata naturalmente senz'alcun progetto commerciale da parte del collezionista, guidato dal suo solo gusto. Ne derivò una raccolta eclettica di circa trecento quadri divisi tra pittori italiani e stranieri e che comprendevano, salvo alcuni esemplari dei sei e settecento, una certa quantità di opere indicative della produzione artistica internazionale dell'Ottocento e del primo Novecento. Simbolicamente è possibile suddividire la collezione in tre gruppi storicamente e artisticamente interessanti: la scuola austriaca e tedesca; l'Ottocento nella sua complessità artistico-geografica e, infine, un terzo nucleo di opere a lui contemporanee, provenienti sia dall'Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia e acquistati durante le Biennali del 1924-1926-1928. Una collezione, dunque, che accoglie in seno una variegata rosa di tendenze internazionali, di artisti collaudati nel mercato ed emergenti e che diviene espressione della lungimiranza di gusto del proprietario.