La collezione di opere di Giovanni Fattori, minuziosamente cucita da Alessandro Magnelli, è forse la più vecchia fra tutte le raccolte di arte toscana, iniziata poco più di vent'anni dalla sua vendita all'asta, quando il mercato dell'arte era avvolto da una stasi che Magnelli ha avuto l'ardire di rompere. La collezione oltre ad una predilizione fattoriana, presenta opere, scelte con meticoloso criterio di selezione, di un eccezionale valore e indiscussa importanza che, come in un percorso di crescita, culmina qualitativamente nelle tele del macchiaiolo. Si mostra, in tal modo, la variegata complessità, spesso ignorata, dell'Ottocento italiano.