"Nel collezionismo portò le virtù del suo carattere e del suo ingegno. Non ebbe, non volle guide più o meno autorizzate: acquistò quello che gli piaceva". Con queste parole il critico Raffaele Calzini traccia il profilo di Alberto Clerici, geniale imprenditore, attivo presidente del Teatro Sociale di Como e dal 1922 proprietario della Provincia di Como. Egli, attento ma tardivo collezionista, amava ricercare quelle opere che fossero espressione del bello e del buono e in tal senso si configura la sua collezione venduta all'asta nel 1936. La raccolta, infatti, accoglie un bacino di opere che Calzini da paterno collocatore, aveva pazientemente acquisito durante gli anni da frequentatore di gallerie.