Nel novembre del 1942 si disperdeva la pregievole raccolta di M. De Feoli, una collezione di dipinti dell'Ottocento smembrata in quattro tornate di vendita. Profondo conoscitore e irrefrenabile amatore, De Feoli raggruppò pazientemente opere dei più importanti e significativi artisti del XIX secolo, espressione massima di quell'arte italiana formatasi a ridosso dell'unità politica. Si rintracciano Mancini, Palizzi, Bianchi Fattori, Gioli, Conconi e tanti altri nomi che definiscono la parabola dell'arte italiana dell'Ottocento.