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Ricordi dell'Ottocento Romantico nei quadri della raccolta Biundo a Milano

I dipinti della raccolta di Francesco Biundo, cultore di discipline finanziarie, rappresentano ognuno l'amore per quel sentimento romantico, nella sua più pura accezione, che mosse gli artisti nel secolo del Risorgimento italiano. La scelta del collezionista dipese esclusivamente dal personale grado di riconoscimento di un modo pittorico spontaneo e allo stesso tempo di comune sentire. Fu questa la ragione che lo spinse ad accogliere nella sua raccolta nomi ignoti, italiani e stranieri, lontani talvolta dalle dinamiche di mercato: si preoccupò solamente delle impressioni suscitate dai dipinti instaurando con essi un legame affettuoso. Una collezione, quella di Biundo, tessuta pazientemente per decenni con la sua compagna ed entrambi furono fedeli ad un solo dettato: l'arte romantica dell'Ottocento, quel filone che più genuinamente si potrebbe definire come il territorio fertile per le possibilità di espansione dell'animo umano, in cui commozione e finta immaginazione si mescolano al cospetto della realtà. Un'arte dei segni, di ispirazione nord-cristiana, che dipinto dopo dipinto, artista dopo artista, delinea quel percorso affettivo ed intellettivo tracciato dal collezionista riconoscibile nel presente catalogo. 

Catalogo delle collezioni della Contessa Cavazzocchi Filo di Torre S. Susanna

Un''eterogenea collezione quella appartenuta alla contessa Cavazzocchi costituita non solo da opere pregevoli di pittura italiana e straniera dell'Ottocento e del primo Novecento, ma anche da porcellane cinesi, preziosi mobili, oggetti d'arte e antichi tappeti. 

Collezione della signora Blanche Campiche Wenner

La collezione di Blanche Campiche Wennere accoglie un eterogeneo bacino di opere e suppellettili d'arte, rappresentando in maniera inequivocabile la moda e il gusto di quelle famiglie trapiantatesi a Napoli e dintorni dalla metà dell'Ottocento. La famiglia Wenner rientra, infatti, in una di quelle casate straniere, in questo caso svizzera, che attraverso attività imprenditoriali, nella fattispecie l'industria tessile, riuscì ad affermarsi socialmente. 

Catalogo di Quadri antichi e moderni mobili porcellane oggetti d'arte rari modelli in terraglie provenienti dalle famose fabbriche Giustiniani e Del Vecchio

Il catalogo presenta un complesso variegato nucleo di opere d'arte antica e moderna afferente sia all'ambito pittorico sia all'arredo con numerosi oggetti d'arte, vasi in porcellana e mobilio prezioso proveniente dalle famose fabbriche Giustiniani e Del Vecchio e di appartenenza ai fratelli Dolce di Napoli. 

Collezione Marchesa Del Vasto

Il catalogo presenta la terza tornata di vendita della collezione della marchesa Del Vasto, un casato noto per virtù di armi, lettere, mecenatismo e beneficenza. Una raccolta che abbandona la sua culla, il Castello del Vasto, e che si profila interessante per la varietà di oggetti ed opere d'arte che comprende: ceramiche, arredi, arte antica, opere pittoriche di artisti quali El Grechetto, Enrico Bles, Deroubaix Henz, Wouvermann Filippo,Courtois Iacopo e Luca Giordano. A queste si aggiunge una rosa di opere interamente dedicate all'Ottocento italiano con tele di Palizzi, Joli, Altamura e Scoppetta, paradigmi di quella Napoli Nobilissima così tanto osannata. 

Raccolta d'Arte Antica e moderna

Il catalogo presenta un complesso e variegato nucleo di opere d'arte antica e moderna afferente sia all'ambito pittorico sia all'arredo con numerosi oggetti in porcellana e bronzo. 

Vendita De Martini Toledo

Il catalogo raccoglie la doviziosa raccolta d'opere d'arte del pittore Gaetano De Martini e quelle che costituivano l'eredità dell'antiquario Toledo lasciata al suo fedele compagno di lavoro signor Ciro di Luzio. Si tratta di due raccolte eterogenee che comprendevano non solo dipinti di artisti vicini a De Martini quali Michetti, Gemito, Morelli - il pittore infatti studiò il disegno e l'acquerello con Vianelli, frequentò lo studio di Gigante e la scuola di Morelli-  e sculture ma anche oggetti di arredo in porcellana e mobili intarsiati di tradizione inglese o del barocco napoletano.

Patrimonio artistico Guido Carminati e altra raccolta d'arte moderna

Collezionista e pittore, Guido Carminati raccolse, durante anni di ricerche e di viaggi, un cospicuo numero di quadri, sculture, mobili e oggetti decorativi. In merito, il critico Calzini esordì: "portano quasi l'impronta della sua mano e il segno della sua selezione come una firma autorevole". La raccolta Carminati, infatti, fu eterogenea, avulsa da ogni incasellamento cronologico, debitrice di un solo credo: la ricerca della bella forma di tutte le epoche.  Egli, di indole aristocratica, scettico, sorridente, riassumeva in sè i tratti tipici da uomo di fin de siecl, mescolando la vita con l'arte, intesa come il prodotto di una fatica ostinata, sottomessa ad una legge. Fu un amatore di pezzi rari, di quelli che volgamente furono definiti "squisiti rottami" e tattilmente entrò in contatto con la pittura, seguendo le lezioni di Filippo Carcano e stringendo un profondo sodalizio con Emilio Gola. L'eclettismo della collezione Carminati non sciupò mai il valore singolo delle opere: si meravigliò dinnanzi a De Nittis, non indugiò nella scelta di opere dei fratelli Induno, si compiacque dei Palizzi e amò Favretto nel pieno della sua modernità.